Piano di Sorrento

Piano di Sorrento - Marina di Cassano
Marina di Cassano - Piano di Sorrento | Veduta panoramica dalla Villa “Il Pizzo” di Sant'Agnello
Pacchetto pro

La cittadina di Piano di Sorrento è posizionata proprio al centro della penisola sorrentina; deve il suo nome agli Antichi Romani che la definirono “Planities” e cioè pianura, zona pianeggiante. Gli abitanti del luogo, però, curiosamente utilizzano nomi diversi per riferirsi alla propria città, che di fatto viene divisa in Carotto e Cassano. Questi curiosi toponimi deriverebbero, secondo la tradizione, da un evento traumatico che colpì Piano, un antico terremoto che danneggiò una parte della città, che iniziò a essere chiamata Carotto da Ca’rotto ( cioè “qua è rotto) e ne salvò un’altra, quella verso il mare e la spiaggia, che fu chiamata Cassano, da Ca’sano (cioè “qua è sano, integro”).
Piano fu abitata fin dalle epoche più antiche, tanto che sono stati ritrovati, nei pressi della Sorgente di San Massimo, i resti di un antichissimo villaggio, con annessa necropoli, databili al II millennio a.C. e occupati dalle Genti del Gaudio. Più tardi, nel VII sec. a.C., come anche a Sorrento e a Sant’Agnello, arrivarono i Greci, i Sanniti e infine i Romani. Per lungo tempo, la storia di Piano si sovrappose a quella di Sorrento, in quanto furono accorpate in un unico Municipio, quello di Sorrento, appunto. Fu per questo che i carottesi, così si chiamano gli abitanti di Piano, furono molto spesso in lotta e si ribellarono per ottenere l’indipendenza da Sorrento.

Dal 1300 al 1500 numerose furono le richieste per liberarsi da suddetta sudditanza. Fu soltanto nel 1808 che Giuseppe Bonaparte, fratello di Napoleone e, in quel momento, Re di Napoli, concesse l’indipendenza a Piano.

A parte le vicende storiche, dobbiamo sottolineare che la bellezza di Piano è ancor più implementata dalla presenza, alle sue spalle, del Monte di Vico Alvano (643 mt.), oasi di protezione naturale e luogo dai panorami mozzafiato. Vi sono torrenti che attraversano il piano e hanno scavato nei secoli, caratteristici valloni. La parte sud del comune si affaccia, invece, sul Golfo di Salerno dove la geologia del territorio cambia: non più tufo e valloni ma roccia calcarea, roccia tra la più antiche dei monti Lattari. Queste sono il risultato di un’antichissima eruzione esplosiva di un vulcano preistorico, chiamato Archeoflegreo, sito negli attuali Campi Flegrei, che fece depositare sulle preesistenti rocce calcaree un materiale poroso e leggero che si trasformò in quel tufo adatto alle costruzioni e molto sfruttato, a questo scopo, dagli abitanti del luogo.

Un impulso interessante alla storia e all’economia di Piano è dato, nel 1734, dai Borbone che fecero costruire, nella Marina di Cassano, un enorme cantiere navale, legando per sempre la storia del paese ad una fiorente attività marinara; sorsero Scuole Nautiche e una vera e propria Marina Mercantile, la prima del Regno di Napoli. Da quel momento, Piano diventa il fulcro dei trasporti marittimi e commerciali della penisola sorrentina.

Nel 1863 è stato fondato l’Istituto Tecnico Nautico “Nino Bixio”, un orgoglio per Piano di Sorrento.

La cittadina, dunque, bella e importantissima economicamente per la penisola sorrentina, è diventata nel tempo ricca e stupenda dal punto di vista paesaggistico ed è un altro fiore all’occhiello dell’industria turistica locale, ma anche il cuore pulsante del commercio di questi luoghi.

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